[STORIA VERA]
- Menetto Federico
- 18 nov 2024
- Tempo di lettura: 2 min

Cari Founder Italiani,
sapete quanto vi stimo, provo a supportarvi, continua a tifare per voi!
Vorrei condividere un’esperienza che ritengo esemplificativa di un problema più ampio nel nostro ecosistema.
[STORIA VERA]
Dopo aver supportato pro bono una startup con incontri, inviti a eventi e ampliamento del network, il rapporto, che inizialmente era caldo e frequente, si è raffreddato. Il founder, senza preavviso, ha delegato ogni forma di relazione a una newsletter mensile, riducendo drasticamente il contatto diretto.
Nonostante questo distacco, quando ho chiamato il founder per un confronto diretto, ho ricevuto un messaggio che recitava: “Il percorso che abbiamo iniziato con loro ci ha insegnato l’importanza del give first e dell’aiutare prima di chiedere. Abbiamo ricevuto e continuiamo a ricevere supporto da persone con cui abbiamo condiviso 20 minuti della nostra vita. Immagino sia difficile da comprendere ed appartiene ad una mentalità più estera che italiana, ma è come dovrebbero andare le cose quando si crede in un progetto.”
Mi chiedo: perché continuiamo a denigrare il nostro ecosistema, a considerarlo “menomato” rispetto a quello estero? Perché il supporto offerto in Italia, spesso disinteressato e pro bono, viene sottovalutato? Il principio del “give first” non è una prerogativa straniera; è una pratica che tanti di noi adottano quotidianamente, senza fare rumore.
Quando infine mi è stato richiesto di supportare il round di fundraising, ho declinato. Ho chiarito che non lavoro a ore, nemmeno a pagamento, figuriamoci pro bono.
Ora vi chiedo: non limitatevi a leggere, ma lasciate un commento.
Il founder vedrà ciò che pensate e, forse, si renderà conto di come ha trattato me e, indirettamente, l’intero ecosistema italiano.
Anzi, aiutiamoci a formulare un giudizio su ciò che accade, su come ci comportiamo e su come trattare le relazioni, che in fondo sono quello che abbiamo di più caro, sicuramente più delle nostre geniali idee!
W l’Italia!
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Non sono una slot machine che vive di click.
Preferisco molto di più una riflessione vera, una risposta sincera, o magari un consiglio che possa davvero fare la differenza.
Le connessioni vere sono meglio delle statistiche.
Grazie di cuore.
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